L'Apparecchio Acustico

L'apparato uditivo

Ora vediamo cosa succede quando le onde raggiungono il nostro apparato uditivo. Il nostro sistema di ricezione acustica è strutturato come mostrato in figura: 


Ecco come funziona. Le onde sonore arrivano dall'esterno muovendosi in una certa direzione, e come già abbiamo detto, portano con sé una certo valore di frequenza, che deriva, in termini molto semplici, da come e quanto l'oggetto, fonte principale del suono, ha vibrato. 

Il padiglione auricolare ha la funzione di "concentrare" e incanalare le onde all'interno del canale uditivo. Le onde muovono attraverso il canale fino a raggiungere  e incontrare la membrana timpanica o timpano. In particolare questa membrana non fa altro che vibrare, e la frequenza di vibrazione è esattamente identica a quella dell'oggetto, fonte del suono. Attraverso la membrana l'onda viene trasferita a tre ossicini, il Martello, l'Incudine e la Staffa, i quali hanno il compito di amplificare l'onda sonora, ovvero di aumentarne l'intensità (e non la frequenza che rimane invariata!). 

Non appena l'onda lascia la Staffa, ultimo dei tre ossicini, raggiunge la Coclea, costituita da liquidi, fibre del nervo acustico e dalle cosiddette Cellule Ciliate. Queste ultime sono organi di trasduzione, termine che abbiamo incontrato in numerosi articoli, e hanno il compito di trasformare l'onda sonora, che è di tipo meccanico perché generata da compressioni di aria, in un'onda elettrica, che è l'unico tipo di onda che il nostro cervello è capace di interpretare. Un danno alle Cellule Ciliate causa un danno irreversibile a tutto l'apparato uditivo.

Una volta generato il segnale elettrico, il cervello interpreta così finalmente il suono. La perdita dell'udito è naturalmente legata al deterioramento degli elementi che costituiscono l'apparato oppure al suo cattivo funzionamento. Essa può dipendere principalmente da due fattori:

1. Ipoacusìa Trasmissiva
Questa causa è legata all'eccessiva chiusura del condotto uditivo. In altri termini, il condotto uditivo per una malformazione è più stretto di quanto dovrebbe e ciò rende molto difficile il deflusso veicolare dell'onda verso il timpano. 

2. Ipoacusìa Neurosensoriale
Deriva da un difetto o deterioramento totale ed irreversibile della Coclea o delle Cellule Ciliate. Il 90% delle persone che subiscono una perdita totale dell'udito, rientrano in questa categoria.   
Un eventuale danno di questi due organi esclude a priori la possibilità di una terapia medica o chirurgica di riparazione, perché le cellule nervose sono cellule perenni, ovvero incapaci di riprodursi, ed una volta danneggiate sono considerate perse.