Il Touchscreen Resistivo

Le due tipologie di touchscreen

I Touchscreen si dividono in due principali categorie differenti: resistivo e capacitivo. Sebbene oggi sia più diffusa la seconda tipologia che interessa quasi tutti i dispositivi mobili di nuova generazione (Smartphone e Tablet), la prima tipologia è ancora largamente utilizzata in vari ambiti di telefonia cellulare di vecchia generazione, sportelli bancomat digitali e dispositivi di tipo industriale. Vediamo cosa s’intende con questi due termini.

I touchscreen resistivi sono stati i primi modelli di schermo tattile realizzati e il loro funzionamento si basa sulla leggera pressione dello schermo che l’utente deve esercitare per interagire con il dispositivo tramite dito o qualsiasi altro oggetto, ed è detto resistivo perché il loro funzionamento, come vedremo, è legato alla presenza di particolari componenti elettrici detti resistori. Fu molto utilizzato nei vecchi palmari.

I touchpad capacitivi sono invece oggi più diffusi (Smartphone e Tablet), ed il loro funzionamento si basa sulla trasmissione del calore generata attraverso l’interazione dell’utente con il dispositivo. Essi si chiamano così perché sono basati su dispositivi elettrici chiamati condensatori o capacitori, che hanno il compito di rilevare il livello della temperatura nell’interazione, e non la pressione. Infatti, se provaste a pigiare sul vostro tablet, tramite un pennino o un qualunque altro oggetto, sono sicuro che non otterrete granché! . Come funziona un touchscreen capacitivo lo vedremo in un altro articolo.