Il telescopio

Il telescopio rifrattore


Il rifrattore è il più classico dei telescopi e fu creato in Olanda intorno al 1600 per usi esclusivamenti militari. Galileo Galilei fu il primo ad usarlo nelle osservazioni astronomiche, ed altri (ad esempio Keplero) in seguito seguirono la sua strada. E' costituito essenzialmente da tre parti:
  • un tubo (di metallo, plastica o legno)
  • una lente
  • un oculare


Lo schema di un telescopio rifrattore

Come si può notare dallo schema, la luce entra nel tubo passando per una lente che serve a convergere l'immagine fino all'oculare.

Uno dei problemi principali che afflisse questo telescopio fin dalla sua nascita, fu la cosiddetta aberrazione cromatica, che consiste in un alone colorato che si forma attorno agli oggetti più brillanti e che ovviamente ne limita di molto l'osservazione.

Questo problema fu risolto nella metà del 1700 grazie al rifrattore acromatico che consiste nell'uso di una seconda lente nell'obiettivo che ha lo scopo di correggere l'aberrazione. Questa correzione comunque è fattibile solamente in presenza di focali abbastanza lunghe, e questo sgnifica quindi avere dei tubi di lunghezze elevate e quindi molto difficili da managgiare e da gestire. Questo è il motivo principale per cui questo tipo di telescopio nonostante la grande qualità che può offrire è in realtà piuttosto limitato.