La tastiera
Come funziona
Forse a causa del suo basso costo, la tastiera non è uno di quei componenti su cui l'industria elettronica ha investito e quindi il principio di funzionamento delle tastiere è rimasto pressoccè invariato rispetto ai primi modelli commercializzati dalla IBM.
In pratica ogni singolo tasto rappresenta un interruttore. Questo può essere di tipo meccanico oppure a membrana, ma il concetto è sempre lo stesso, il tasto premuto chiude il circuito e fa arrivare la corrente al microprocessore. Il tasto rilasciato apre il circuito e la corrente non arriva più.
L'interruttore/membrana posto sotto al tasto
La matrice circuitale della tastiera applicata su un banalissimo strato di plastica
In realtà, il tasto premuto e codificato viene inserito nel buffer della tastiera. Quando il PC legge il buffer e trova il carattere, lo preleva e provvede a ripulire il buffer.
Il chip della tastiera è anche quello che si occupa di dialogare attraverso il cavo di collegamento, con il controller della tastiera posto nel PC. In questo modo il PC può inviare segnali via software ad esempio per accendere le luci del NUM LOCK o del CAPS LOCk oppure può ricevere segnali dalla tastiera riguardo al suo corrtto funzionamento.
Un cavo PS2 tipicamente usato per la connessione della tastiera al PC
Fate il seguente esperimento: entrate in un edito (Word piuttosto che Notepad o Wordpad) e tenete premuto il tasto A per 5 secondi. Vedrete che sul video, ad intervalli regolari verranno prodotte tante A consecutivamente. Il numero di lettere prodotte è legato al tempo di ritardo settato per il typematic. Provate ora ad aumentare e diminuire questo ritardo nel pannello di controllo e rifate il test. Vedrete che la frequenza delle A digitate cambierà in corrispondenza del nuovo valore specificato.