La TV satellitare

I termini fondamentali


La comunicazione con i satelliti è possibile grazie al fatto che essi stazionano in un orbita geostazionaria (detta anche geosincrona) a circa 35 mila chilometri di altezza sopra l'equatore (35.786 km per la precisione). Compiendo una rotazione intorno alla terra ogni 24 ore, di fatto rimangono sempre nella stessa posizione per cui è possibile da terra puntare alle antenne del satellite che ricevono ed inviano i segnali.

La trasmissione dei dati (broadcast) da terra verso il satellite è detta uplink e solitamente viene criptata per non essere intercettata da persone non autorizzate. Il segnale viene ricevuto da un transponder (che provvede a convertirlo ad una frequenza che una parabola terrestra può ricevere) ed inviato nuovamente a terra (downlink) in una determinata zona geografica denominata footprint (l'area di copertura del satellite).


Footprint di un satellite. Le zone delimitate più interne
hanno un segnale


Generalmente un satellite ha dai 24 ai 32 transponder che ricevono e ritrasmettono i segnali ricevuti. Per non creare interferenze, il segnale viene trasmesso con antenne polarizzate. Ogni satellite ha una particolare frequenza assegnata dal FCC.