Il CD

I CD-R (Cd registrabili)


Come abbiamo visto in precedenza, un disco è formato da 4 strati (o layer), uno di plastica policarbonata che viene inciso con i bumps, uno di alluminio che serve a riflettere la luce del laser in fase di lettura, uno di acrilico ed infine l'etichetta.
Ovviamente questa è la composizione di un classico CD prestampato in cui è possibile scrivere sulla parte del policarbonato attraverso delle macchine industriali e dei processi che non possono essere repilcati in casa. I CD di questo tipo sono detti READ ONLY.

In risposta alla domanda dei consumatori che chiedevano dei supporti registrabili e non solamente leggibili, fu immesso sul mercato un nuovo tipo di supporto: I CD-registrabili (CD-R).
Questo nuovo tipo di CD non ha bumps ma uno strato finissimo di metallo posto su uno strato tinto fotosensibile . Quando il CD non è scritto, la tinta è riflettente. Quando invece viene riscaldata con una luce di una particolare intensità e fequenza, diventa opaca e non riflette più.


Un CD-R non ha bumps come nei CD prestampati ma delle zone opache o meno che illuminate dal laser riflettono la luce permettendo al sensore ottico di stabilire il valore dei singoli bits.



Una cosa interessante da specificare è che un lettore CD riesce a leggere allo stesso modo CD prestampati e CD registrabili perchè si basa solo sul concetto già detto di luce riflessa, sia che provenga sa un bump che da una zona riflettente.
L'unica cosa negativa di questo tipo di CD è il fatto che una volta scritti i dati su di esso, a differenza di floppy o hard disk, non possono essere più cancellati e ricoperti con nuovi dati visto che la superficie del disco è stata alterata dal laser. Fortunatamente, alla metà degli anni novanta fu sviluppato un nuovo formato che è ancora in uso e che permette di cancellare e riscrivere un CD più volte alla stregua di un comune floppy.