Lo Spirit su Marte

Esplorando Marte


Il programma di esplorazione spaziale del pianeta Marte è cominciato qualche anno fa e proseguirà per molti anni ancora. Ogni fase del programma è stata caratterizzata da una differente metodologia di eplorazione.

Le prime missioni (dette missioni Flyby)ad esempio avevano come obbiettivo principale solamente quello di raggiungere il pianeta e se possibile inviare sulla Terra il maggior numero di fotografie possibili (missioni Mariner 3-4 e Mariner 6-7).

Una volta acquisite le conoscenze minime necessarie sul pianeta si è passati alla fase due (missioni Orbiter), ovvero all'invio di sonde che potessero rimanere in orbita permanente su Marte. Le missioni Viking, Mars Observer e Mars Odissey sono tra le più conosciute in questo senso.


Disegno di un Orbiter - Fonte:Nasa

Il terzo step (missioni Lander&Rover) è quello attuale e prevede l'invio di piccoli robot (come lo Spirit o come il famosissimo Pathfinder) in gradi di atterrare sulla superficie e spostarsi per raccogliere ed esaminare il maggior numero possibile di dati a terra.


Disegno di un Lander&Rover - Fonte:Nasa

Il quarto step (missioni Airplane), che forse vedremo tra qualche anno, prevede l'invio sul pianeta di palloni aereostatici e addirittura di piccoli aereoplani che possano esplorare zone molto più vaste rispetto ai loro predecessori.


Disegno di un Airplane - Fonte:Nasa

Lo step più importante sarà comunque il quinto (missioni Return), ovvero l'invio di mezzi spaziali su Marte in gradi di ritornare sulla Terra. Solo dopo il successo di queste esplorazioni sarà davvero possibile pensare e realizzare la prima missione umana su Marte.


Disegno di un Returner - Fonte:Nasa