L' autofocus

Autofocus attivo


Un autofocus si definisce attivo quando la macchina emette qualcosa (onde sonore, raggi infrarossi o altro) per riuscire a determinare la distanza del soggetto inquadrato e di conseguenza regolare la posizione delle lenti.

Nel 1986, la Polaroid introdusse sul mercato uno dei primi modelli di autofocus attivo in cui la macchina produceva onde sonore ad alta frequenza. Le onde, una volta colpito il soggetto, rimbalzavano tornando alla macchina. Misurando il tempo intercorso tra l'invio ed il ritorno delle onde, era possibile determinare con precisione la distanza del soggetto. Il principio era pressocchè identico a quello del SONAR usato nei sottomarini e portò comunque ad ottimi risultati.

Oggi ovviamente le cose sono un pò differenti ma il principio è pressocchè identico. Invece di onde sonore, le macchine moderne emettono raggi infrarossi (simili a quelli dei telecomandi per la TV) ed attendono che esse colpiscano il soggetto e tornino indietro. Un microprocessore si occupa di calcolare il tempo intercorso tra l'invio e la ricezione degli infrarossi, di determinare la distanza con estrema precisione e di muovere di conseguenza il motore delle lenti.

Uno dei vantaggi degli infrarossi è che è possibile utilizzarli anche di notte. Gli svantaggi sono invece dovuti al fatto che il sensore che ha il compito di catturare i raggi rimbalzati può essere tratto in inganno da alcune condizioni particolari:
  • Una sorgente di infrarossi come ad esempio una fiamma (una candelina accesa su una torta ad esempio) può "confondere" il sensore
  • Un oggetto posto di fronte al soggetto potrebbe far rimbalzare gli infrarossi facendo compiere al processore un calcolo errato della distanza (immaginate di voler inquadrare un animale in una gabbia ma che gli infrarossi colpiscano invece le sbarre)
  • Un soggetto particolarmente scuro può assorbire gran parte degli infrarossi che lo colpiscono rendendo di fatto impossibile determinare con precisione la sua distanza dalla macchina
  • Un soggetto particolarmente lontano (ad esempio una montagna) che non ritorna indietro alcun infrarosso